Saturday, March 29, 2008

Flying Blind, part 1

Daredevil, se considerato dal punto di vista dei poteri, appartiene sicuramente a una classe bassa. Tanto più che spesso, superficialmente, ci si può addirittura dimenticare del fatto che egli abbia effettivamente dei poteri super-umani.

Delle origini del personaggio sono state date versioni diverse, ma un punto sul quale tutte concordano è che Matt Murdock ha ottenuto i poteri attraverso una sostanza radioattiva che lo ha reso cieco, ma allo stesso tempo gli ha amplificato i rimanenti quattro sensi e gliene ha fatto sviluppare un altro, il senso radar.

Il senso sviluppato dell'udito è forse, accanto al senso radar, il senso più potente del suo arsenale. Daredevil è in grado di percepire suoni originati a notevoli distanze, nonché suoni molto flebili, normalmente impercettibili, come il respiro e battiti cardiaci. Quest'ultima particolarità fa sì che, in condizioni normali, egli possa percepire lo stato d'animo di una persona, o addirittura se una persona stia mentendo.

Col suo senso del tatto supersviluppato, Daredevil è capace di percepire variazioni di temperatura, ma soprattutto individuare impronte impercettibili come ad esempio quelle delle tracce di inchiostro su carta stampata. Il che gli consente di leggere ciò che è scritto, ad esempio, su un giornale o su un libro. Altri utilizzi più creativi del tatto possono essere ad esempio la capacità di individuare punti deboli in materiali eterogenei.

Il senso dell'olfatto consente a Daredevil di percepire odori, dispersi anche in minime tracce nell'ambiente, come pure di riconoscere e di riuscire a rintracciare qualsiasi persona egli abbia incontrato in precedenza. Egli può anche rilevare la presenza di particolari sostanze nell'ambiente circostante.

Poi c'è il senso ipersviluppato del gusto. Questo viene così elogiato nel primo numero: "Posso dire con esattezza quanti granelli di sale ci sono in un salatino!".
...
Un salatino. Però.
(penso che questo da solo basti per capire perché questo senso sia stato quello meno usato dall'eroe nel corso della sua attività)

Infine il caratteristico senso radar che, diversamente da come viene detto in alcune spiegazioni, è un senso completamente a sé stante. Ed è forse il senso che, nel corso della storia, è stato descritto nelle maniere più diverse, spesso anche contrastanti.
Inizialmente, Lee aveva definito tale senso come un semplice stimolo che avvertiva Matt della presenza di un ostacolo, evitandogli di andare a sbatterci contro.


Il rimanente "lavoro" necessario per fare il supereroe era compiuto dagli altri sensi.

Stare continuamente a spiegare - via thought baloon o didascalie - le improbabili maniere in cui i super sensi permettevano a Daredevil di andarsene in giro a saltellare qua e là affrontando criminali senza rompersi il collo, però, diventò rapidamente di una noia mortale.
Per cui, molto probabilmente grazie ad un'idea del disegnatore Wally Wood, si introdusse ben presto l'idea del senso radar come una sorta di "ecolocazione".



In pratica si chiarì che il senso radar consiste nell'emanazione di onde e nella successiva ricezione delle riflessioni di queste da parte dell'ambiente circostante. Un radar vero e proprio che fornisce all'eroe, in condizioni normali, un quadro a 360° dello spazio intorno a lui, in termini di forme e contorni.

Nel loro insieme, i poteri di Daredevil gli forniscono la capacità di percepire tutto ciò che gli sta attorno in modo estremamente accurato. Associati a una condizione fisica pressoché perfetta in termini di forza ed agilità, acquisita mediante un costante ed intensivo allenamento, e ad una notevole abilità nelle arti marziali, questi poteri rendono Daredevil un combattente formidabile.

Va detto, tuttavia, che questi stessi poteri hanno sicuramente dei limiti e delle vulnerabilità. La percezione che forniscono, inoltre, non è in tutto e per tutto capace di sostituire la vista, specie per quello che riguarda l'accesso alle informazioni visive.
Vedremo di parlare un po' di questi limiti e di queste vulnerabilità nella entry successiva.

Thursday, March 27, 2008

Who is that masked man?

Ho volutamente lasciato senza risposta, nell'entry introduttiva, una domanda piuttosto cruciale che il generico utente del web potrebbe porre leggendo di un nuovo Blog dedicato a Daredevil.


Chi è Daredevil?


Una domanda secca, diretta. Ma che ne sottintende diverse altre.
Come lo definiresti? Cosa ha di speciale rispetto agli altri? Che tipo di eroe è?
Una domanda niente affatto semplice. Decenni di pubblicazione sono passati da quel lontano aprile del '64, quando la fervida immaginazione di Stan "the Man" Lee si materializzò sulle pagine di "Daredevil #1" per tramite della matita di Bill Everett.
Decenni sono passati, e ancora adesso è difficile ritrovarsi su un forum, tra amici fan di Daredevil e trovarsi d'accordo su cosa definisca questo eroe.

Forse la definizione sta proprio nelle origini, secondo quanto ideato da Stan Lee?
Non saprei. Molte cose sono cambiate da allora. Il tono delle storie, lo stile. La concezione dei superpoteri.

E' forse il fatto che il protagonista sia disabile - un cieco - quindi il classico "supereroe con superproblemi" e che quindi il suo modo di essere sia insolito?
Anche qui, non saprei. A volerla dire tutta, originariamente l'aspetto della cecità di Matt Murdock era sì affermato ma, l'impressione che se ne ricava è che gli autori tendessero sbrigativamente a nasconderlo, affrettandosi a rimarcare che "poteva fare qualsiasi cosa meglio di prima" e che "i suoi poteri compensavano la perdita della vista più che efficacemente".

Forse, ancora, il fatto che l'eroe sia sempre stato definito come un combattente che non si arrende mai, un Uomo Senza Paura, che si lancia nella lotta per la difesa dei più deboli noncurante del pericolo, spesso affrontando nemici più potenti di lui?

La risposta più soddisfacente, a mio parere, è stata data alcuni anni fa dallo scrittore Brian Michael Bendis, ironicamente in una storia immaginaria:
"What if Karen Page had lived?", disegnata da Michael Lark.
Ecco quanto viene detto per bocca dello stesso autore (già, perché proprio Bendis compare nella storia a dirlo):

A lot of people think the whole Matt Murdock, blind lawyer by day/Daredevil, guardian of Hell's kitchen by night bit... is a sham.
They think he fakes being blind so no one will think he's Daredevil.

If he's blind, how could he be a superhero, running around in tights and all that?

But that part is true.

He is blind, yeah.

Story goes...

When he was just a little kid, he saved an old man from getting hit by a speeding transport truck.

He saved the old guy but he wasn't so lucky.

And on that truck was some sort of experimental radioactive isotope
struck him right in the face.

Burned out his eyes. Blinded him for life.

But at the same time, his remaining senses were amplified to...
...to I don't know what. But it's big.

Hearing.
Touch.
Taste.
Smell.

Plus, get this, his senses are able to combine into radar, giving him something so much more than just sight.

All of this, along with Matt's fierce personal drive...

This... this desire to fight the dregs of society like the men who killed his father...

All of this created the Hell's kitchen legend known as Daredevil.

There's some debate on wether the isotope gave him powers or just sort of unlocked the untapped ability found in every human being...

...but either way... as Daredevil, Matt found himself in daily battle with some of the most desperate, angry, greedy, despicable human beings who have ever walked the face of this god's green earth.

He fought them... every one.

Why? Because he knows someone has to stand between the innocent people and the sick, evil $%#*ers who will take everything from them.

He stands between us and them and he doesn't care what happens to himself in the process.


Ora, come scrittore, Bendis avrà anche avuto i suoi alti e bassi. Tuttavia, più leggo queste parole, più penso che non mi sarebbe mai possibile dare una descrizione migliore del personaggio. Questi sono i suoi tratti salienti. Questa la sua storia. Questo è tutto ciò che dobbiamo sapere.
Inutile (e qui mi rivolgo a tanti utenti del forum che frequento), stare a guardare il puntiglio su come, quanto sia importante il fatto che Daredevil sia cieco o come esattamente funzionino i suoi ipersensi.
O se tutto questo è ben rappresentato. Non è la cosa principale. "there's some debate" dice Bendis. "his remaining senses were amplified to [...] I don't know what. But it's big.". "Get this [...] radar, giving him something so much more than just sight". I poteri ci sono, sono insoliti e affascianti, certamente, ma qua sono descritti in maniera vaga.


Perché non c'è solo questo. Cè ben altro. C'è il desiderio di difendere i deboli. L'ardente volontà di combattere contro i prepotenti. La scarsa considerazione di sé stesso per i rischi che tutto questo comporta. Questo è ciò che ha creato la leggenda di Daredevil
.

Wednesday, March 26, 2008

Introduction


- F’s Kitchen? E che cosa sarebbe questo?

È un blog di un umile fan dei comics, appassionato delle avventure di Daredevil. L’uomo senza paura.

- Chi? Devilman?

No, quello è un altro. Io parlo di Daredevil, o meglio, nella versione italiana, Devil.

- E che è, un fumetto a sfondo satanico?

No, è un fumetto della Marvel! Hanno fatto pure il film!

- Quale, quello con Matt Damon?

Quello era Ben Affleck!



Okay, visto che proprio non ne vuole sapere di collaborare, stralciamo l’introduzione stile Q&A e vediamo di farne una semi-normale.

Il mio nome è Francesco. Come accennato, sono un die-hard fan di Devil. Non ringrazierò mai abbastanza l’amico che mi ha fatto conoscere questo fantastico supereroe (ciao Alex!), al quale mi sono appassionato rapidamente e col quale ho trovato una notevole affinità.

La prima parte del titolo altro non è che il nome col quali alcuni amici mi chiamano nella message board di www.manwithoutfear.com, il sito realizzato e gestito dal mitico Kuljit Mithra (hi Kuljit!). La mia iniziale.

F

Semplice e diretto, come il mio modo di essere. Il resto del titolo è un gioco di parole sul nomignolo del quartiere Clinton, a New York, il "turf" in cui opera Devil conosciuto come Hell’s Kitchen. Sono spiacente con chiunque avesse pensato di trovarsi ad avere a che fare con un blog di cucina ed invece si è ritrovato con un ennesimo blog sui fumetti. Il web riserva amare sorprese.

Ho iniziato a collezionare Devil in tempi relativamente recenti, acquistando lo storyarc “The King of Hell’s Kitchen” di Bendis e Maleev, storia alla quale, peraltro, sono molto legato, sia per essere stata la mia prima issue, sia per altri motivi che potranno costituire l’argomento di una futura entry di questo blog. Il fascino del personaggio, così insolito, e il tono hard-boiled dello storytelling mi hanno, a dir poco, catturato.

Il che ci riporta, scusate la digressione, allo scopo di questo blog. Lo scopo del blog è semplicemente quello di commentare - a volte con quella sana ed arguta ironia che permea un po’ tutti i comic book blogs, a volte con quella altrettanto sana attitudine più seria e riflessiva - i diversi aspetti di tutto ciò che ha a che fare con questo personaggio. Cercherò di cogliere gli aspetti che più mi hanno colpito, e più hanno solleticato la mia immaginazione e il mio pensiero, dando particolare riferimento alle storie classiche e alla pubblicazione attuale.

Benvenuti dunque a F’s Kitchen. Enjoy.