Saturday, April 19, 2008

Devils and Bats

Dopo questa parentesi ridanciana anglofona, continuiamo con un po' di roba introduttiva su Daredevil. E vediamo se mi riesce di sfatare un luogo comune abbastanza persistente.

"Daredevil è come Batman"

"Daredevil è un po' il Batman della Marvel"

"Daredevil somiglia molto a Batman, come personaggio"

"Daredevil è copiato da Batman"

Solo scrivendo le frasi qui sopra mi viene l'orticaria.
Va bene. Lo metto in chiaro in uno dei primi post, così mi levo il pensiero e, se dio vuole, non sarà necessario ribadirlo in seguito:

Batman e Daredevil, signori miei, non si assomigliano.

Per semplificare un po' le cose, cercherò di dimostrare la frase qui sopra considerando per entrambi solo la "versione attuale", perché, dalle origini fino ai giorni nostri, entrambi i personaggi hanno subito notevoli cambiamenti.
In altre parole, il confronto non sarà tra queste versioni:






Ma fra queste:




Se guardiamo attentamente, questo è ciò che i due personaggi hanno in comune:
  • operano prevalentemente in un'area urbana, metropolitana (Gotham ed Hell's Kitchen);
  • intervengono spesso contro criminali comuni;
  • sono entrambi in condizioni fisiche (agilità forza, riflessi) eccellenti, esperti nelle arti marziali e in generale nel combattimento corpo a corpo;
  • agiscono principalmente di notte.
Stando così le cose, se immaginassimo per entrambi una situazione in cui l'eroe, piombando in strada dai tetti di un quartiere, sorprendesse un gruppo di rapinatori e - evitando con abili mosse i loro pugni, le loro pistolettate e le loro coltellate - li mettesse al tappeto con una serie di colpi ben assestati, troveremmo che tale scena va perfettamente bene sia per Daredevil che per Batman.
A voler essere pignoli, anche qui potremmo trovare differenze. Possibilmente, nel caso di Batman avremo il lancio di qualche batarang, o l'uso di gadget dalla caratteristica "utility-belt".

Beh, mi sa che è tutto qua. Certo, ci sarebbe da aggiungere il comune trauma infantile dell'uccisione di un genitore. Ma onestamente, non mi sembra una coincidenza molto significativa. Diversi supereroi hanno iniziato la loro carriera in seguito a eventi tragici.

Veniamo ora alle differenze. Queste, a ben guardare, sono numerose e significative:
  • Daredevil non ha l'automobile o l'aereo superaccessoriati e tema;
  • Daredevil non si porta dappresso tutti i gadget possibili e immaginabili;
  • Matt Murdock è piuttosto agiato, essendo un avvocato di grido, ma non è un plurimiliardario con risorse illimitate;
  • Matt è di umili origini. Suo padre non era un medico filantropo membro dell'elite, ma un pugile costretto a sbarcare il lunario accettando di svolgere lavori sporchi;
  • Matt Murdock ha una personalità, degli amici, una vita al di là della sua identità segreta;
  • A corollario del punto qui sopra, Matt Murdock ha avuto diverse volte relazioni sentimentali stabili (cavolo, si è perfino sposato!);
  • Daredevil non mette in pericolo mortale un dodicenne in mascherina domino e calzamaglia facendogli fare il proprio sidekick, e non ha il maggiordomo, né il meccanico personale;
  • Daredevil non ha la propria base di operazioni in una caverna;
  • Daredevil non fa parte di nessuna associazione o gruppo di supereroi, Batman fa tanto il solitario ma sta sempre assieme ai suoi coloratissimi amici della justice league;
  • Batman ha un costume scuro, con colori che richiamano quelli della notte, e un largo mantello. Daredevil ha un costume rosso, cromaticamente molto appariscente, e privo di mantello;
  • Daredevil ha dei poteri modesti, e con delle limitazioni. Batman è privo di poteri.
  • Daredevil è piuttosto intelligente, astuto e intuitivo, ma niente di fuori dall'ordinario. Batman è dotato di abilità intellettive - quali le doti investigative, la conoscenza scientifica, l'intelligenza - gonfiate in una maniera inverosimile.
  • Matt Murdock/Daredevil è cieco, con tutte le peculiarità che ciò comporta. Batman non ha nessuna disabilità;
  • Daredevil non ha sempre in tasca l'oggetto giusto nella situazione giusta per sconfiggere il nemico ultrapotente di turno. Improvvisa sfruttando le sue capacità e arrangiandosi con quel che trova al momento.
Inoltre, volendo tornare all'esempio della "scena che presenterebbe notevoli somiglianze" descritta poc'anzi, nel caso di Batman, si può stare tranquilli sul fatto che lo scontro verrebbe rappresentato in una maniera tale da mettere fuori discussione qualsiasi possibilità da parte dei manigoldi di poter impensierire l'eroe.
Daredevil, d'altra parte, non ha questa sorta di "aura di invincibilità". Quando DD piomba sui rapinatori di turno, l'impressione che il lettore ne ha è che questi potrebbero riuscire a ferirlo con relativa facilità a causa della mera forza dei numeri, e che nonostante ciò il nostro si getta nella mischia consapevole del fatto che forse tornerà a casa con qualche cicatrice in più.

In generale, e qui c'entra molto quest'ultimo fattore dell' "aura di invincibilità", si può dire che Daredevil è anche un eroe più verosimile rispetto a Batman. E' un eroe con delle pecche. Dietro la maschera non c'è un improbabile scienziato geniale impossibilmente ricco e maniaco del controllo che ha giurato di combattere per la giustizia.
C'è sì una persona che combatte per la giustizia, ma questa persona è più reale, più viva, più vulnerabile. Più simile ad ognuno di noi nei sentimenti.
Un eroe, insomma, con il quale è più facile identificarsi.

4 comments:

F. - said...

Ciao, mi chiamo Fabrizio e sono anch'io un die-hard Devil fan. Coplimenti per lo splendido blog! Sono d'accordo con te quando evidenzi che Devil e Batman non si assomigliano per niete. Vorrei approfondire il tuo articolo suggerendo delle differenze psicologie tra i due (nello specifico le caratteristiche psicologice di Devil) oltre a quelle che hai citato tu, più esterne e comportamentali. Non pretendo di avere ragione, ma sono convinto che sicuramente Matt non "diventa" Devil a seguito dell'assassinio del padre e non solo per quell'episodio (anche se scatena la sua indole violenta alla morte del padre e agisce vendicandosi dei suoi aguzzini).
Inoltre tra Matt e Devil non c'è cera differenza, laddove Bruce Wayne è un vero e proprio alter ego o una maschera per Batman, il vero Io del personaggio DC.
Consiglio di leggere "roulette" e "uomo senza paura" (soprattutto la prefazione) perchè li, Frank Miller, spiega chiaramente chi è Matt, perchè sceglie di essere un avvocato e perchè sceglie di essere Devil (ed è sostanzilamente quello che ha detto Bendis in un altro uto articolo). Tutto ciò non è l'effetto di un evento (morte del padre), ma si sviluppa nell'arco dell'intera infanzia, adolescenza e prima età adulta del personaggio.
Proseguo in altri commenti, ciao

F. -

F. - said...

Continuo dal primo mio commento...
È un miracolo che non sia un criminale, Matt Murdock, dice Miller. Avrebbe tutte le scuse e le attenuanti del caso per esserlo: nato e cresciuto nella povertà di un quartiere brutalizzato dalla malavita, un padre che gli insegna solidi valori ma che perisce ferocemente assassinato proprio per essersi dimostrato a essi fedele, un’infanzia trascorsa nei bassifondi e nella violenza (origine proletaria, non certo dell'alta borghesia dei Wyane).
Del criminale, Matt ha tutte le caratteristiche peculiari. Spesso lo troviamo descritto come il classico furfante nato, un teppista di strada con una particolare inclinazione per le risse, un potenziale bullo. Bugiardo e pericoloso, ipocrita, dotato di una sovrumana predisposizione alla violenza (e questo è stato sapeintemente colto nel Devil di Bendis, che adoro).
prosegue...

F. - said...

...
Ma pur nelll'ambivalenza di fondo, però Devil si erge a giudice, giuria e boia. Nel suo personalissimo modo di vedere egli ritiene che sia la società che debba farsi carico di chi infrange la legge e non deciderebbe egli stesso il destino del criminale.
Sostanzialmente lui diventa ciò che è (non solo devil, ma sviluppa il suo personale concetto di giustizia) attraverso il rapporto con il padre (e non, come si potrebbe pensare, perchè il padre è stato ucciso). Matt è fondamentalmente come suo padre ed ha imparato la sua lezione: chiunque può essere un prepotente, c'è bisogno di qualcuno/qualcosa per mettere in riga/controllare i prepotenti, i bulli.
L'ordine, la discipina, l'arte marziale (rappresentata da Stick) è funzionale al suo personale controllo del violento prepotente (la bestia) che c'è in lui (in tutti noi). non è un caso che la prima saga milleriana si basi proprio su questi concetti: ordine e caos, purezza e corruzione, la mano, elektra, casti, volere, potere, passione e razionalità... L'educazione impartitagli dal padre è quella rigida e disfunzionale per cui: bisogna tenere chiuso a chiave il bimbo selvaggio rappresentante l'istinto e il piacere (per Matt giocare con gli altri bambini e azzuffarsi con loro, compiere marachelle), perchè non è cosa buona e giusta e per cercare di ottenere ordine, controllo e un buon funzionamento, perchè è sbagliato dargli voce.
Ma prima o poi le esigenze del corpo si libereranno delle imposizioni della mente, il lato selvaggio sfonderà la porta (perchè non lo si può eliminare, cancellare, negare) e incazzato nero per come è stato trattato e, incontrollabile, travolgerà tutto e tutti, trasgredendo e dandosi agli eccessi (vedi jack che costringe matt a studiare e basta perchè deve diventare ed essere una persona per bene e non deve fare a botte, perchè vuol dire essere un perdente, finchè la passione di matt preme fino ad esplodere in tutta la sua furia, per poi sprofondare nella colpa e nella vegogna di avere fatto a botte e aver perso il controllo).
...

F. - said...

...
E il controllo lo perdono entrambi, matt, che fa a pugni, il padre che lo picchia perchè si è lasciato andare, e questa sarà la molla che farà scattare in matt la convinzione che occorrono delle leggi per impedire alle persone di sbagliare e, in una nottee, decide che studierà legge.
Questo miller lo dice chiaramente nell'ultimo episodio della sua prima saga "roulette"...
Matt è diventato DEvil quando ha scoperto che anche suo padre può sbagliare (questa è la prima lezione di vita imparata dala padre: quando l'ha picchiato per essersi azzuffato con altri bambini). Matt/Devil, ed è questa la sua caratteristica peculiare che fa che renderlo ancora più caro al lettore, ha sempre rifiutato con coraggio di diventare una vittima. Questa è la più grande vittoria dell’Uomo senza Paura, quella di non essersi mai piegato a un destino che lo voleva sconfitto (e questa è anche la seconda e più sana lezione che ha imparato dal padre, soprattutto quanto quest'ultimo non cede ai ricatti dalla mala e non trucca l'incontro di box). Per Questo Devil difende i deboli dai prepotenti, per dimostrare loro che non ci si deve sentire delle vittime, e lo fa al loro posto, perchè serve un bullo per combattere un bullo.
C’è qualcosa di forte dentro Matt, dice Miller, qualcosa che nasce dalla tragedia, che il tempo tempra battendone la solidità sull’incudine della coscienza, e che viene poi affinato, sublimato da una disciplina rigorosa e impeccabile. È quel qualcosa che lo rende unico, che lo rende supereroe: la capacità di riuscire a tenere a freno il mostro efferato e assetato di violenza che si annida nei più profondi recessi della sua anima, e di costringerlo, quasi sempre, a servire una forma di giustizia più “alta” della vendetta."

ciao,

F. -